IMPORTANTE

Per garantire l’accesso agli accoglienti e ridotti spazi di San Pietro in Castello e dei Giardini Vescovili di Ascoli, da domani inizierà la distribuzione gratuita di apposite contromarche: offerte giornalmente, per gli spettacoli del giorno stesso, presso il Centro pastorale giovanile l’Impronta (piazza Bonfine 11), dalle ore 10:00 alle 17:30, fino a esaurimento dei posti disponibili.

A seguire il calendario della distribuzione:

19 giugno: NIENTE CHE RESTI NON AMATO
20 giugno: SOLITUDO
21 giugno: SETTANTA VOLTE SETTE
22 giugno: PICCOLI FUNERALI (Giardini Vescovili) e SIMEONE E SAMIR
23 giugno: SIMEONE E SAMIR

Si ricorda che, anche in possesso di contromarca, è necessario arrivare sul luogo dello spettacolo almeno 15 minuti prima dell’inizio, per non rischiare di perdere il diritto all’ingresso, e che non è possibile ritirare più di 2 contromarche a persona.

Grazie!

Programma

19 giugno 2019

20 giugno 2019

21 giugno 2019

22 giugno 2019

23 giugno 2019

Ad Ascoli Piceno

1
2
3
4
5
6
7
8
1

Teatro Ventidio Basso
Spettacoli
Via del Trivio

2

San Pietro in Castello
Spettacoli
Via San Pietro in Castello

3

Teatro dei Filarmonici
Spettacoli
Via delle Torri

4

Chiesa SS. Vincenzo e Anastasio
Spettacoli
Piazza Ventidio Basso

5

L’Impronta
Incontri con il Pubblico e
Info Point

Piazza Antonio Bonfine 11

6

Libreria Rinascita
Presentazioni
Piazza Roma 7

7

Giardini Vescovili
Spettacoli
Largo Alessandro Manzoni

8

Cinema Piceno
Proiezioni
Largo Alessandro Manzoni 6

Prenota il tuo soggiorno ad Ascoli Piceno presso le strutture convenzionate con il Festival

Il Festival

Il sacro e la scena contemporanea

I Teatri del Sacro non sono solo un Festival, e neppure una semplice vetrina di nuove produzioni. Sono innanzitutto un’avventura artistica e culturale dedicata alle intersezioni contemporanee, sempre più diffuse, fra il teatro, la tensione spirituale e le inquietudini della ricerca religiosa: un “corpo a corpo” libero e sincero con le domande della fede, acceso dall’azione drammatica.
Uno sguardo inedito e originale, che in questi dieci anni si è imposto nel panorama nazionale per l’interesse e la qualità dei lavori presentati, scelti e co-prodotti attraverso una lunga e articolata selezione a cui, anche per questa edizione, hanno partecipato oltre 250 artisti e compagnie provenienti da tutta Italia.
Le conferme e il successo ottenuti non hanno tuttavia cristallizzato I Teatri del Sacro nella scontata replicazione di un format sempre uguale a se stesso: se vuole davvero essere uno sguardo vivo e contemporaneo sulla questione del sacro, aperto a credenti e non credenti, il Festival non può adagiarsi sul baluardo sicuro di ipotetiche certezze, ma deve assumersi i rischi del cambiamento, per cogliere gli sviluppi e i nuovi interrogativi che la prospettiva religiosa pone al tempo presente.

Il Festival ad Ascoli Piceno

Così è stato nella scorsa edizione del 2017, con lo spostamento della sede da Lucca ad Ascoli Piceno, per andare incontro alla domanda di riscatto culturale e sociale di una città e di una comunità colpite duramente dal terremoto, ma nello stesso tempo custodi tenaci di una bellezza e di un desiderio di innovazione e creatività che hanno saputo trasformare il Festival in un’intensa  esperienza comunitaria di rigenerazione sociale, oltre che artistica.
Proprio per questo sarà ancora Ascoli Piceno ad ospitare, dal 19 al 23 giugno, la nuova edizione del Festival, che quest’anno coinciderà con il suo decennale (2009-2019). Una ricorrenza importante, che ha spinto gli ideatori e gli organizzatori a un ulteriore passo avanti nella configurazione del palinsesto, sempre in linea con l’urgenza di adeguare il profilo artistico dell’iniziativa alle domande più attuali sulla fede.

Gli spettacoli

A guidare le scelte degli spettacoli e a caratterizzare il programma sarà infatti l’orizzonte tematico evocato dalle Opere di Misericordia, sintesi emblematica di un concetto di carità che si fa azione, coniugando la dimensione verticale del rapporto con Dio con quella orizzontale della solidarietà verso il prossimo.
Uno slancio spirituale e materiale la cui importanza, nella società di oggi, è stata recentemente ribadita proprio da Papa Francesco che, nella Misericordiae Vultus, ha visto nei molteplici volti della Misericordia i segni di un impegno verso l’altro che non si accontenta di proclami e belle parole, ma si pone realmente al servizio delle fragilità e delle povertà, lottando contro il paradigma dominante della disuguaglianza, della marginalizzazione e della rabbia verso chi è più indifeso e vulnerabile.
Lungo questa linea di rinnovata attenzione all’agire misericordioso si collocheranno dunque gli 11 spettacoli in scena ad Ascoli: sei nuovi debutti in prima nazionale, di cui quattro selezionati fra le proposte under 40 che hanno aderito al Bando di Concorso e due progetti speciali: Acquasantissima e Simeone e Samir, a cui si aggiunge la performance realizzata dagli allievi del Corso OTS Lab – Operatori di Teatro per il Sociale ad Ascoli.

Oltre i debutti andranno in scena cinque lavori già prodotti, scelti sia per la loro originale interpretazione delle Opere di Misericordia, sia per favorire la loro visibilità all’interno di un circuito nazionale in evidente sofferenza, dove gli artisti e le compagnie fanno sempre più fatica ad essere premiati in termini di distribuzione.

Lo spettatore al centro

Non sono però solo gli spettacoli a caratterizzare l’anima del Festival. Da sempre infatti I Teatri del Sacro hanno voluto mettere al centro dell’esperienza di visione lo spettatore, non solo durante ma anche (e soprattutto) prima e dopo la messa in scena, nella consapevolezza che il teatro sia in prima istanza un processo di condivisione di senso con il pubblico, sui confini fra arte e vita.
Nasce così l’idea di organizzare Voci fuori scena: una serie di incontri fra gli artisti e il pubblico, momenti condivisi di riflessione e di approfondimento dei contenuti e delle suggestioni evocate dagli spettacoli, che si terranno ogni giorno alle 12.00 presso la sede dell’Associazione l’Impronta.
Inoltre, proprio per il particolare intreccio fra tensione spirituale e impegno sociale che caratterizza questa edizione del Festival, si è scelto di dedicare due appuntamenti di Voci fuori scena a due aspetti dell’agire misericordioso che attraversano più spettacoli del Festival e toccano da vicino due questioni scottanti della nostra contemporaneità: l’educazione alla legalità, per una nuova etica sociale e il dialogo con la differenza culturale e religiosa.
E ancora, sempre nella prospettiva di valorizzare lo spettatore come soggetto attivo del processo spettacolare, anche per questa sesta edizione verrà riproposto il laboratorio per il pubblico coordinato dalla Casa dello Spettatore: un vero e proprio itinerario di approfondimento sul significato e sull’attualità delle Opere di Misericordia, a partire dalla visione degli spettacoli.

Il teatro per il sociale

Ma non solo. La vocazione solidale insita nelle Opere di Misericordia guarderà in questa edizione del decennale anche ad una delle frontiere più innovative e frequentate della teatralità contemporanea: quella del teatro sociale, che raccoglie l’ampio spettro delle pratiche performative tese a favorire i processi di cura, inclusione e benessere delle persone, delle comunità e dei beni comuni.
Un orizzonte che ha visto il festival de I Teatri del Sacro direttamente coinvolto, con l’associazione Minimo Teatro, nel progetto OTS Lab: un Corso di alta formazione per Operatori di Teatro per il Sociale, realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e Laboratorio Minimo Teatro, in partenariato con Federgat e I Teatri del Sacro, in collaborazione con il Comune e la Diocesi di Ascoli, con l’obiettivo di formare nuove giovani professionalità che potranno nei prossimi anni impiegare le loro competenze e le loro risorse nelle varie aree dell’educazione, della cura e della fragilità sociale, con particolare riferimento ai processi di ricostruzione post-terremoto.
Saranno dunque alcuni dei giovani partecipanti a presentare all’interno del Festival, come esito finale del loro percorso, una performance ispirata alle Opere della Misericordia, come segno della loro presenza sul territorio e della loro disponibilità a pensare nuovi progetti teatrali di rigenerazione sociale.

Fabrizio Fiaschini
Direttore Artistico

Voci fuori scena

Da sempre I Teatri del Sacro hanno concepito il Festival in senso partecipativo, mettendo lo spettatore al centro dell’esperienza di visione degli spettacoli, non solo durante ma anche (e soprattutto) prima e dopo la messa in scena, nella consapevolezza che il teatro sia in prima istanza un processo di condivisione di senso con il pubblico, sui confini fra arte e vita.

In questa prospettiva, la dimensione partecipativa del Festival prenderà corpo sia nel laboratorio proposto dalla Casa dello Spettatore, sia in una serie di incontri con gli artisti che abbiamo voluto chiamare Voci fuori scena: momenti di riflessione e di approfondimento sulle suggestioni evocate dagli spettacoli, che si terranno ogni giorno alle 12.00 presso la sede della Associazione l’Impronta.

Gli appuntamenti in programma:

Consolare gli afflitti

  • Giovedì 20 Giugno 2019

    Ore 12:00
    L’Impronta

    Ne parlano:

  • Faber Teater

    Faber Teater è un gruppo di artigiani teatrali, un ensemble che condivide un cuore musicale e una poetica, che crede in un teatro che accoglie e si completa creando legami. Un teatro anche dove non ti aspetti, una bottega creativa in movimento dove cercare, gioire, cantare, stupirsi…

  • Antonella Talamonti

    Si è formata nei laboratori di improvvisazione della Scuola Popolare di Musica del Testaccio di Roma con Giovanna Marini. Insegna presso l’Ecole de Theatre des Tentureries a Losanna, L’Accademia Nazionale di Danza di Avellino e la Scuola Estiva di Animazione Musicale di Lecco. Collabora con registi e coreografi nella formazione musicale e direzione musicale d’attore e nella realizzazione di musiche di scena.

  • Monica Morini

    Attrice, autrice e regista del Teatro dell’Orsa. Conduce da anni un percorso di ricerca sul teatro di narrazione, con corsi rivolti ad attori insegnanti e genitori in collaborazione con biblioteche, Scuole e Università.

  • Mons. Giovanni D’Ercole

    Dopo aver frequentato l’Istituto Teologico della sua Congregazione, ha compiuto gli studi di filosofia e di teologia presso la Pontificia Università Lateranense dove ha conseguito la Licenza e il Dottorato in Teologia Morale. Il 14 novembre 2009 viene nominato Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi dell’Aquila, il 12 aprile 2014 viene nominato Vescovo di Ascoli Piceno.

Non avrai altro Dio

  • Venderdi 21 Giugno 2019

    Ore 12:00
    L’Impronta

    Ne parlano:

  • Don Giacomo Panizza

    prete bresciano, vive in Calabria da oltre trent’anni. Nel 1976 ha fondato a Lamezia Terme la comunità “Progetto Sud”. Dal 2002 vive sotto scorta per essere stato testimone di giustizia contro un clan mafioso e per aver preso in gestione per attività sociali un edificio confiscato alla ‘ndrangheta.

  • Manuela Iatì

    giornalista, ha lavorato presso l’emittente Reggio Tv; poi approda a Rete Kalabria (Vibo Valentina), Tele Spazio Calabria e infine a Sky come corrispondente dalla sua Regione; inviata per Piazzapulita nella stagione 2013, ha collaborato per varie testate quali Ilfattoquotidiano.it e Calabria Ora. Autrice di alcuni libri e saggi d’inchiesta, attualmente è inviata nella redazione romana di Sky Tg24.

  • Fabrizio Pugliese

    autore di Acquasantissima nonché attore e regista dello spettacolo, frutto di anni di studio del fenomeno ‘ndranghetista in Calabria.

  • Compagnia Nutrimenti Terrestri

    Attiva da più di quindici anni, Nutrimenti Terrestri persegue da sempre l’attenzione nei riguardi della drammaturgia contemporanea italiana, la ricerca e la valorizzazione dei nuovi autori – giovani e meno giovani – e, nello specifico, l’attenzione che questi ultimi riservano nelle loro opere al mondo attuale ed ai nodi critici del nostro tempo.

Il perdono e l’accoglienza

  • Sabato 22 Giugno 2019

    Ore 12:00
    L’Impronta

    Ne parlano:

  • Kronoteatro

    Kronoteatro nasce ad Albenga nel 2004. Per l’attività produttiva Kronoteatro è riconosciuto, dal 2015, dal Ministero dei beni e delle attività culturali, come Impresa di produzione. All’attività di produzione, si affianca quella di formazione professionale, conduce inoltre laboratori per ragazzi e firma una stagione teatrale, quest’anno alla sua dodicesima edizione, e il festival estivo Terreni Creativi.

  • Controcanto Collettivo

    Controcanto Collettivo nasce nel 2010 per volontà e urgenza di una regista, Clara Sancricca, e di un gruppo di giovani attori: Federico Cianciaruso, Fabio De Stefano, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero.

Ama il prossimo tuo

  • Domenica 23 Giugno 2019

    Ore 12:00
    L’Impronta

    Ne parlano:

  • Don Giuliano Savina

    parroco di Greco a Milano, è Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Cei. Protagonista di numerose iniziative dedicate al dialogo e all’accoglienza, tra cui il celebre Refettorio Ambrosiano, nel 2016 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro per il suo servizio a sostengo dei più deboli.

  • Alessandro Zaccuri

    è inviato del quotidiano Avvenire, per il quale si occupa prevalentemente di letteratura e cultura. È autore di saggi (i più recenti sono Come non letto, Ponte alle Grazie, 2017, e Alexander Calder, Sillabe, 2019) e romanzi (tra cui Il signor figlio, Mondadori, 2007, Lo spregio, Marsilio, 2016 e Nel nome, NNE, 2019). Per la Fondazione Oasis ha curato l’ebook Il tablet e la mezzaluna. Islam e media al tempo del meticciato (Marsilio, 2016).

  • Alessandro Berti

    attore, regista e drammaturgo, si occupa da tempo del sacro e di dialogo interreligioso. Simeone e Samir è il secondo spettacolo sul tema dopo Leila della Tempesta.

  • Ignazio De Francesco

    autore del testo dello spettacolo SIMEONE E SAMIR è monaco della Piccola Famiglia dell’Annunziata, la comunità fondata da Giuseppe Dossetti. Si occupa di letteratura cristiana antica in lingua siriaca e di fonti islamiche dell’epoca classica. Collabora con il Gruppo Islam dell’Ufficio nazionale ecumenismo e dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ed è delegato per il dialogo della Chiesa di Bologna. La sua esperienza con i detenuti musulmani è descritta in Leila della tempesta (2016), opera diventata pièce teatrale.

La Casa dello Spettatore è innanzitutto, semplicemente, una casa: un luogo accogliente dove, per tutta la durata del Festival, il pubblico può trovarsi e, in qualche modo, ritrovarsi nella sua identità di spettatore, ossia di protagonista ineludibile (troppo spesso ignorato) dello spettacolo. Perché non solo senza spettatore non esiste spettacolo, ma la sua stessa vita si deve alla memoria tenace degli spettatori che lo fanno sopravvivere e durare nel tempo, nutrendo la quotidianità dell’esistenza.

Per questo da sempre il festival de I Teatri del Sacro ha dedicato spazi e percorsi specifici al pubblico e al suo ruolo fondamentale di co-autore e interprete degli spettacoli in cartellone. Nelle precedenti edizioni questa attenzione aveva preso le forme di un laboratorio intensivo sulle relazioni fra il sacro e la scena, condotto da un gruppo ristretto di spettatori che assistevano a tutti gli spettacoli, chiamato non a caso I 70 – visioni e condivisioni, sulla suggestione dei leggendari traduttori della Bibbia.

Visioni e Condivisioni

Per questa VI edizione si è invece scelto di proporre un laboratorio dedicato al rapporto tra i temi e i linguaggi degli spettacoli inediti selezionati per la rassegna e le Opere di Misericordia quale orizzonte progettuale della sesta edizione del festival I Teatri del Sacro.

Il laboratorio prevede un seminario introduttivo e un ciclo di incontri, preliminari e successivi alla visione degli spettacoli, curati da due mediatori di Casa dello Spettatore con il supporto di materiale didattico appositamente predisposto per l’occasione e secondo la metodologia della didattica della visione.

Calendario delle attività
  • Giovedì 20 giugno 2019, ore 15:00 – 17:30
    Seminario introduttivo e incontro preliminare alla visione di 82 pietre di Nutrimenti Terrestri e Acquasantissima di Ura Teatro
  • Venerdì 21 giugno 2019, ore 16:00 – 18:30
    Incontro preliminare alla visione di Sporco Negro di Kronoteatro e Settanta volte sette di Collettivo Controcanto
  • Sabato 22 giugno 2019, ore 16:00 – 18:30
    Incontro preliminare alla visione di U Figghiu di Nastro di Mobius
  • Domenica 23 giugno ore 15:00 – 17:30
    Chiusura dei lavori
Iscrizioni

Il laboratorio è gratuito. Per iscriversi basta solo inviare una mail a teatridelsacro@gmail.com entro e non oltre il 14 giugno 2019.

PAC-PaneAcquaCulture è una delle maggiori piattaforme virtuali di narrazione multimediale dell’arte contemporanea e dello spettacolo dal vivo in Italia. Il Gruppo PaneAcquaCulture da anni è impegnato nella ricerca e nell’analisi delle dinamiche estetiche, semiotiche e culturali che collegano i linguaggi dell’oggi a quelli del tempo futuro per essere testimone attivo, attraverso la cultura, dei cambiamenti nella società. Le attività di PAC si concentrano su reportage e recensioni per offrire uno sguardo ampio vivo ed indipendente sulla scena artistica contemporanea, insieme ad interviste e videoreport per chiedere, conoscere, capire ed offrire un contatto vero e diretto con chi fa arte.
Con una redazione nazionale di oltre 30 persone, grazie al suo lavoro capillare sul territorio italiano PaneAcquaCulture ha raggiunto (nel 2018) 75.000 visitatori unici ed oltre 105 mila pagine lette.

PAC-PaneAcquaCulture è media partner della sesta edizione del festival I Teatri del Sacro, durante i giorni dell’evento (19-23 giugno, Ascoli Piceno) con i suoi giornalisti seguirà gli spettacoli e gli appuntamenti in programma che verranno raccontati in una serie di articoli e interviste pubblicati sul portale.

Chi Siamo

Direzione Artistica
Fabrizio Fiaschini

Direzione Generale
Francesco Giraldo

Direzione Organizzativa
Sabina de Tommasi

Coordinamento Organizzativo
Tiziana Vox

Segreteria Organizzativa
Angela Marconi

Ufficio Stampa
Marina Saraceno

Direzione Tecnica
Luca Febbraro

Commissione Selezionatrice

Gabriele Allevi
Claudio Bernardi
Alessandro Berti
Natalia Di Iorio
Ernesto Diaco
Fabrizio Fiaschini
Francesco Giraldo

Ideazione

Gabriele Allevi
Claudio Bernardi
Ernesto Diaco
Fabrizio Fiaschini
Francesco Giraldo
Domenico Pompili
Vittorio Sozzi

Grafica
Fabio Perroni
Serena Aureli

Video
Paolo Righini

Foto di scena
Eugenio Spagnol

Staff
Lorenzo Agostini, Francesco Bachetti,
Sofia Capone, Davide Cioffrese,
Eva Corbari, Chiara Girardi,
Silvia Mazzei, Sara Picello

un ringraziamento particolare a
Tiziana Mazzocchi

Un Progetto promosso da

Con la collaborazione di

Con il contributo di

Media Parner

Contatti

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