STABAT MATER

Creazione per sei voci e un Duomo

“Consolare gli afflitti

  • Mercoledì 19 Giugno, ore 19:30

  • Chiesa SS Vincenzo e Anastasio

Sedetevi. Sedetevi ed ascoltate.
Ascoltate le voci del lutto e del dolore, le voci dello scandalo della morte, le voci dell’ingiustizia contro l’innocente, le voci della perdita incolmabile, le voci della ricerca di consolazione. Ascoltate i suoni portati da lingue e da mondi diversi. Ascoltate i suoni che alterano il tempo, le voci che riportano nel presente, accanto al dolore di oggi, il dolore di tutti quelli che ci hanno preceduto. Per trasformarlo, superarlo e riprendere il cammino.
Stabat Mater è il canto che parla del dolore, dell’esperienza del dolore, dell’ingiustizia, dello scandalo, della necessità di convivere con la tragedia, di sopportarla insieme, di condividerla per superarla.
Lo spettacolo è stato concepito e scritto da Antonella Talamonti per i sei attori cantanti del Faber Teater usando lingue e dialetti diversi e ispirandosi, nella scrittura, sia alle pratiche compositive contemporanee che al repertorio paraliturgico di tradizione orale. La prima edizione dello Stabat, del 2007, è nata per il Duomo di Chivasso. Dal 2016 è diventato un progetto itinerante che mette in suono spazi sacri con caratteristiche storico-architettoniche, e quindi acustiche ed emotive, molto diverse tra loro.
Durante l’esecuzione i cantanti /attori portano il canto in movimento e si posizionano negli spazi più significativi di cui le Chiese dispongono. Gli spettatori restano seduti nei banchi, là dove lo spazio sacro prevede, ma vengono condotti dal canto a scoprire nuove relazioni con lo spazio e la sua acustica. Il suono si muove intorno a loro: dall’abside al pulpito, dalle cappelle laterali al balcone dell’organo, dai matronei alla navata centrale, le posizioni cambiano in relazione alla risposta acustica dello spazio. Le chiese rivelano così le loro risonanze segrete, le loro molte voci.

Faber Teater e Antonella Talamonti

con
Lucia Giordano
Marco Andorno
Francesco Micca
Paola Bordignon
Sebastiano Amadio
Lodovico Bordignon

musiche originali e drammaturgia musicale
Antonella Talamonti

foto di scena
Diego Diaz

organizzazione
Chiara Baudino

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