“T/Empio – critica della ragion giusta” in scena a Torino il 27 e 28 marzo

La compagnia Carullo-Minasi replica il prossimo fine settimana a Torino, con lo spettacolo vincitore della terza edizione de I Teatri del Sacro.

Una prima regionale ospitata nella rassegna SCHEGGE 2014-2015 al CUBO TEATRO (via Pallavicino 35) sabato e domenica alle ore 21.00.

INGRESSO INTERO 8 euro
INGRESSO RIDOTTO 6 euro (under 12, studenti scuole di teatro, professionali)
Info – Prenotazioni prenotazioni@cuboteatro.it – Elisa Ariano – Mob. 3275851709
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T/Empio – Critica della ragion giusta
Libera reinterpretazione dell’Eutifrone di Platone
Scritto, diretto ed interpretato da Giovanni Carullo e Cristiana Minasi

Chiese, Palazzi di Giustizia e Teatri: luoghi immaginati tra di loro diversi, ma da millenni uniti dalla ricerca dell’uomo volta alla scoperta della Verità. Per entrare in ognuno di questi Templi, miracolo architettonico ha suggerito ingressi con gradinate d’accoglienza, forse metafora di possibile ascesa verso tentativi di Conoscenza.
Sulla gradinata del Palazzo di Giustizia due soggetti uniti dalla comune sorte di un processo che reciprocamente li attende, l’uno accusante e l’altro accusato per processi diversi, disquisiscono e si interrogano intorno ai temi del Sacro e dell’Empio, concetti apparentemente opposti -ma che per la magia argomentativa di un vero confronto- si mostrano inscindibili volti diversi di una medesima medaglia.
Giochiamo a sfidare le parole, tentando di restituire alle stesse -mettendole e mettendoci in discussione- non un pregiudizio ma un valore, non un contorno ma un contenuto. La parola, attiva, ripulita del suo contenuto persistente e di routine, trova restituita -in forza della capacità poetica di cui è portatrice- la sua immagine inaspettata, fatta di complessità, angoli e perplessità, forse Verità. (Carullo-Minasi)

LABIRINTO in scena a Udine il 27 e 28 marzo

La compagnia Teatri35 porta in scena lo spettacolo “Labirinto” al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Teatri 35 nel lavoro Labirinto realizza dal vivo delle opere di pittori celebri raffiguranti icone sacre proponendo così un “Cammino”. Adoperando una traccia musicale come partitura, il Labirinto1corpo degli attori è strumento e con una metodologia rigorosa il lavoro si costruisce “montando” le tele sulla musica, mirando ad una sempre crescente sincronia tra gesto e musica e all’aderenza iconografica. Le tele tridimensionali, costruite sotto gli occhi degli spettatori, si immobilizzano completamente, restituendo l’emozione del dipinto, per poi smontarsi e comporsi nel quadro successivo. Il gesto e la parola prendono corpo all’interno di un tessuto musicale che accompagna l’intero spettacolo. In un crescendo emotivo il lavoro Labirinto vuole portare lo spettatore a partecipare a quel Cammino interiore suggerito dalle opere pittoriche scelte e sottolineato dalla musica e dalla forza espressiva del volto e dei corpi degli attori. Vivaldi e Bach, ma anche Battiato e Anghelopulos accompagnano la realizzazione della Crocefissione del Masaccio o della Resurrezione di Piero della Francesca, della Incredulità di San Tommaso di Caravaggio o del Noli me tangere di Ivanov, in quindici stupefacenti tableaux vivants.

Oltre allo spettacolo, la compagnia curerà un LABORATORIO TEATRALE SULLA TECNICA DEI TABLEAUX VIVANTS

 

I TEATRI DEL SACRO tornano a Roma (10/29 marzo 2015)

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Laura Nardi e Danilo Nigrelli “Storie del Buon Dio”

Abbiamo il piacere di segnalare la rassegna “Tra cielo e terra”, in cui saranno in scena quattro spettacoli vincitori della terza edizione (2013) de I TEATRI DEL SACRO.

L’appuntamento è al Teatro India, dal 10 al 29 marzo.

Quattro appuntamenti con il sacro a cui la Federgat invita i propri associati e tutti gli amici del più vasto mondo ecclesiale.

Grazie alla collaborazione avviata tra Federgat e Teatro di Roma, è possibile infatti usufruire di un ingresso ridotto.

Questi gli spettacoli in programma.

10-15 marzo PARANZA, IL MIRACOLO di Katia lppaso

Il diritto al lavoro, il diritto alla casa, il diritto alla salute e il diritto all’espressione della propria identità sono diventati dei miraggi.

I quattro protagonisti, alleati in una strana processione detta ‘Paranza’ sono persone che hanno perso tutto ma unite dalla speranza, dalla fede nell’umano.

Per non rassegnarsi. Per ricordare che siamo esseri umani con i nostri bisogni, diritti e desideri.

17-19 marzo STORIE DEL BUON DIO con Danilo Nigrelli e Laura Nardi

Sette racconti, uno per ogni giorno della settimana, sette tecniche di rappresentazione per storie “narrate ai grandi perché le ripetano ai bambini”, che, insieme agli artisti, sono coloro che rivelano Dio agli uomini.

In un surreale “ufficio per le domande rimaste senza risposta” Klara e Georg inventano una storia ad ogni trillo di telefono, in un gioco semiserio intorno ai quesiti fondamentali dell’esistenza.

Burattini, ombre cinesi, teatro di figura

20-22 marzo IN CANTO E IN VEGLIA con Elena Bucci

Il ricordo dell’infanzia, dei nonni, delle domeniche in famiglia diventano un commovente e toccante viaggio dentro tutti quei riti quotidiani che accompagnano la nostra vita.

Una straordinaria Elena Bucci prende per mano lo spettatore e lo trasporta nella memoria, raccontando le gioie della vita, senza paura però di affrontare i ricordi dolorosi, liberandoli dalla sofferenza in un pacificante rito di accettazione.

27-29 marzo CLAREL poema e pellegrinaggio in Terra Santa con Valter Malosti

Il giovane Clarel decide di intraprendere un viaggio verso Gerusalemme, alla ricerca del senso profondo dell’esistenza in un cammino di fede e discoperta.

Scritto da Herman Melville prima di Moby Dick, grazie alla maestria di Valter Malosti che lo ha trasformato in un “concerto” per voce e musica elettronica, questo piccolo poemetto riesce a toccare le corde profonde di chiunque sia alla ricerca della spiritualità.

 

 

PASSIONE in scena a Catania dal 19 al 21 dicembre 2014

“Passione”: Maddalena e Giovanni Crippa fanno rivivere sulla scena lo strugPASSIONE_crippagente romanzo di Testori. In scena dal 19 al 21 dicembre, il progetto di Daniela Nicosia, che firma drammaturgia e regia.

C’è una croce stilizzata al centro del palcoscenico ed è il perno di tutta l’opera, omaggio al “tormento” religioso di Giovanni Testori, uno dei maggiori intellettuali italiani del Novecento. Attorno a quel simbolo ruota una storia di sofferenza, solitudine e disperata ricerca d’amore, messa in scena a due voci dalla monaca Felicita e da un narratore, incarnati da Maddalena e Giovanni Crippa, fratelli d’arte che non hanno certo bisogno di presentazioni.

Dal 19 al 21 dicembre il sipario della sala Musco si aprirà su “Passione”, un dramma intenso che Daniela Nicosia ha tratto appunto dal romanzo “Passio Laetitiae et Felicitatis” di Testori, fecondo drammaturgo, scrittore, storico dell’arte e critico letterario.

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IL FIGLIOL PRODIGO in scena a Roma il 20 e 21 dicembre 2014

Sabato 20 dicembre alle ore 21 e domenica 21 alle ore 18, il Teatro biblioteca Quarticciolo (via Ostuni 8) ospiterà lo spettacolo “Il Figliol Prodigo”, tra i vincitori della terza edizione de I Teatri del Sacro. Regia di Marco Maltauro, in scena Giorgio Colangeli, Giovanni Scifoni, Patrizia Romeo.

La parabola del figliol prodigo è un racconto misterioso, scandaloso, violento. Un racconto che, in realtà, non conosciamo ancora, perché il suo culmine e il suo abisso, al pari delle altre parabole, è inconoscibile. Lo si può solo rappresentare – lasciando affiorare l’ambivalenza del rapporto tra i personaggi e lo scandalo del perdono finale. È  un racconto che sconfina dai nostri limiti, dal nostro senso comune, dal nostro modo di intendere l’equità e la giustizia – dalla nostra comprensione del perdono come perfezione di un dono inaudito.
Lo spettacolo, con la regia di Maltauro, – vuole interrogare fino in fondo la parabola, farla risuonare e riverberare, fletterla alle sue estremità, in sospensione tra mito, archetipo e messaggio morale, fino a renderla un’esperienza nuova per gli spettatori, chiamati non solo a meditare, ma a scandalizzarsi ancora.

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“Dio e la manutenzione dell’asina” domenica 28 settembre a Torino

Lo spettacolo del Teatro degli Acerbi partecipa al festival “Il Sacro attraverso l’ordinario”.

Per accompagnare Claudio Zanotto e l’asinella Geraldine nel cammino lungo la via Francigena, appuntamento alle 19.30 San Pietro in Vincoli (zona Teatro SAM).

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NOTE ALLO SPETTACOLO

Questo è il diario di un viaggio…che si farà: un viaggio a piedi, di un uomo solo con la sua asinella, 900 chilometri dal Monginevro a Roma, lungo la Via Francigena.

Di solito avviene il contrario: prima si compie un viaggio, poi lo si racconta.

La novità del progetto sta invece nel fissare in precedenza, tramite il lavoro di scrittura e messa in scena, tutte le emozioni e le suggestioni che si immagina saranno provate lungo il percorso per poi, nel viaggio reale, andare alla ricerca delle stesse suggestioni ed emozioni da rivivere direttamente sul campo, insieme alle riflessioni che ne conseguiranno.

Un po’ come succede in campo scientifico, quando ad un azzardo teorico segue, anche diverso tempo dopo, la conferma nei fatti. Esempio recente è il bosone di Higgs, la cui esistenza è stata confermata a fine giugno 2012, dopo quarant’anni dalla sua teorizzazione.

Il pellegrino protagonista del lavoro teatrale impersona, evidentemente, ogni uomo o donna nello svolgersi del proprio personale cammino esistenziale, e da questa intenzione deriva l’altra caratteristica peculiare del progetto: le domande che nel racconto il protagonista si pone, ora stimolate dalla quadrupede e saggia compagna, ora dalle situazioni che di giorno in giorno i due affrontano, sono state raccolte dalle vive voci del pubblico e dei relatori che sono intervenuti all’iniziativa de “Il Cortile dei Dubbiosi”, una serie di incontri pubblici voluta dal Vescovo di Asti mons. Francesco Ravinale e promossa dall’équipe del Progetto Culturale della Diocesi di Asti, che si è svolta tra dicembre 2012 e marzo 2013. Il Cortile si pone come luogo di libero confronto tra credenti e non credenti su tematiche attinenti i rapporti tra scienza e fede, tra l’uomo e Dio, il significato della vita sulla terra, ecc.  

Le riflessioni emerse durante gli incontri in questa prima fase costituiscono il “cuore” del testo teatrale in fieri: sarà compito artistico del drammaturgo abbinare le singole riflessioni alle 40 tappe del viaggio, attuandone la consonanza con i luoghi visitati, con gli incontri effettuati o con la pratica quotidiana del viaggio e della cura dell’asina.

Vi sono dunque nello spettacolo due piani di narrazione: l’uno descrittivo – luoghi, incontri, azioni quotidiane del pellegrino – l’altro di indagine spirituale e meditativa.

Il senso della “ricerca” domina tutto il racconto: ricerca del proprio “io”, ricerca dell’ “altro” di cui ci si prende cura (in questo caso l’asina) e, soprattutto, ricerca del principio ontologico alla base dell’essere.

Senza contare che il viaggio vero e proprio sulla Via Francigena, sarà poi caratterizzato da una ricerca in più: quella del già “provato” e “conosciuto” nel corso della progettazione teatrale e delle sue rappresentazioni.

Ma il progetto non muterà mai la sua natura di lavoro sempre aperto, in progress, sempre disponibile ad accogliere le nuove domande e suggestioni che lo spettatore potrà condividere con l’attore in un momento di fecondo dialogo e di riflessione al termine della narrazione.

E’ questo un chiaro messaggio, un invito a chiunque voglia mettersi in marcia, accanto a Claudio e Géraldine, e riflettere sulla propria condizione di viaggiatore. O meglio: di “camminatore di domande”.

 

“Un viaggio esistenziale verso una nuova consapevolezza, verso la ricerca del proprio Io interiore. Un pellegrino che impersona ogni uomo o donna nel proprio cammino e una saggia compagna quadrupede condividono pensieri e dilemmi sulla natura divina e umana. (…) tra fare ironico, scherzoso e colloquiale, Claudio Zanotto Contino ci accompagna in una dimensione altra con una narrazione che si articola per ‘divertissement’ e casualità, con una componente linguistica intrisa di grecismi, latinismi, francesismi e parole derivate dal piemontese e dallo spagnolo.
(…) Il pubblico, rapito dallo charme del protagonista e dalla muta presenza dell’asina, percorre quello che diventa, passo dopo passo, il percorso spirituale del viaggiatore, il quale richiama l’attenzione dei presenti con il suono di un corno, tra gli sguardi incuriositi di coloro che incrociano per caso questo bizzarro corteo, in cui l’asino diventa l’elemento insolito e spettacolare.
Ogni sosta, così come le stazioni delle sacre rappresentazioni medievali, dà vita a nuove dissertazioni filosofiche sul rapporto tra Dio e la natura umana. (…) Ci vengono impartite delle vere e proprie lezioni su come comportarsi di fronte alla presenza di un asino. (…)
Lo spettacolo, carico di una forte valenza simbolica, diventa una sorta di catarsi ascetica, simbolo di un lungo e travagliato processo di maturazione ed evoluzione a cui tutti sono chiamati a partecipare, nella ricerca di una qualche verità su se stessi e sull’universo che ci circonda.”

Davide Raitano per Krapp’s Last Post

  PROMO YOUTUBE:
https://www.youtube.com/watch?v=9dI5nLeWzMY&feature=youtu.be

IN CANTO E IN VEGLIA in scena a San Miniato

Lo spettacolo IN CANTO E IN VEGLIA, di e con Elena Bucci, sarà in scena giovedì 3 luglio h. 21.30 all’ex Chiesa di San Martino all’interno della 68ma edizione della Festa del Teatro di San Miniato (Pi).

Elena Bucci in IN CANTO E IN VEGLIA2

 

info, biglietti e prenotazioni
lunedì – sabato 9.30-13 e 15.30-19
domenica 10-12
tel. 0571 400955 segreteria@drammapopolare.it

 

Note alla prima edizione:

Di fronte alla morte improvvisa di una persona molto vicina emergono ricordi e riflessioni, dolore e calore. Di fronte a questo mistero, per ogni epoca ed ogni vita rinnovato, si intrecciano la separazione e l’abbraccio.
Sembra di essersi abituati alla mancanza dei riti collettivi che pur senza muovere denaro da sempre hanno aiutato a condividere i passaggi della vita e della morte: le veglie funebri con il loro carico di risate e pianti, le danze e i canti delle feste, le soste silenziose, il tempo perso del ritrovarsi, le ricorrenze legate alle stagioni, tutte cose sacrificate ad un senso di libertà dell’individuo che forse non appare più tale. I ritmi della vita e del lavoro sono sempre più veloci e serrati, come una maglia fitta che trattenga lo sgomento.
Nel bene e nel male siamo spesso strappati al sapore del presente per essere proiettati nell’istante successivo, proprio il contrario di quello che avviene nell’arte del teatro che ci trattiene nel qui ed ora. Ma la morte di una persona vicina può fermare il tempo, può rompere gli schemi abituali, gli argini, permettere che dilaghi il dolore più antico.
Confonde passato e presente, riporta in luce la natura autentica, le paure, la solitudine e le vicinanze, ricordi e strappi. Attraverso il rito del teatro, immaginiamo una veglia nel corso della quale sia possibile dialogare con i nostri morti e con altri, più lontani, che ci sono stati maestri e guida.
Ci riprendiamo il tempo del lutto e del ricordo, spesso bruciato dall’incalzare dei doveri e da un’indotta e diffusa pratica di rimozione del dolore.
Ho costruito una drammaturgia originale basata in parte su ricordi personali e suggestioni da opere letterarie, in parte sulla trasformazione in personaggi di persone realmente vissute che hanno cominciato a raccontarmi storie vere e inventate, pretendendo autonomia di canto e di linguaggio. Nel tentativo poi di risentire l’emozione e il senso di riti collettivi perduti che ci evocavano e nella tensione ad immaginarne di nuovi, ci siamo fatti aiutare dalla musica, da registrazioni di voci e di canti, dal suono della natura. Stiamo in ascolto di quel che siamo oggi di fronte al mistero della morte, cercando di addomesticarla come forse un tempo si sapeva fare. Proviamo un’opera in musica della compassione e della dolcezza.

Elena Bucci

 

 

 

Gli appuntamenti di aprile

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Carullo-Minasi in T/Empio

05/STORIE DEL BUON DIO – Teatro Regina Pacis – Saronno
06/STAVA LA MADRE – Teatro Everest – San Casciano (Fi)
08/LABIRINTO – Teatro Parrocchia San Francesco di Paola – Scafati (NA)
09/LABIRINTO – Oratorio San Domenico Savio – Nocera Inferiore (SA)
10/STAVA LA MADRE – Teatro San Pietro –  Mezzolombardo (Tn)
10/LABIRINTO – Cattedrale SS. Filippo e Giacomo – Sorrento (NA)
11/STAVA LA MADRE – Teatro Parrocchiale – Vigo Vattaro (Tn)
11/MEMORARE, canto di Maddalena – Teatro Comunale Rossini – Gioia del Colle (Ba)
12/STORIE DEL BUON DIO – Cattedrale SS. Filippo e Giacomo – Sorrento (NA)
12/STAVA LA MADRE – Teatro Parrocchiale –  Sabbionara d’Avio (Tn)
12/LA STATUA IN FRANTUMI – Teatro S. Teresa – Verona
13/STORIE DEL BUON DIO – Teatro Parrocchia San Francesco di Paola Nuova – Scafati (NA)
13/STAVA LA MADRE – Teatro Dolomiti – Lavarone (Tn)
14/T/EMPIO critica della ragion giusta – Teatro Parrocchia San Francesco di Paola Nuova – Scafati (NA)
15/T/EMPIO critica della ragion giusta – Oratorio San Domenico Savio – Nocera Inferiore (SA)
23/STAVA LA MADRE – Teatro Rasi – Ravenna
24/LABIRINTO – Sala Pio XI – Bovino (FG)
25/CROCE E FISARMONICA – Sala Mons. Farina- Foggia
26/LABIRINTO – Sala Mons. Farina- Foggia
26/CROCE E FISARMONICA – Sala Pio XI – Bovino (FG)

Gli appuntamenti di marzo

01/CANTI DEL GUARDARE LONTANO – Dozza Imolese (BO)
08/GUASTO – Auditorium Manenti – Crema
09/STORIE DEL BUON DIO – Sala S. Silvia – Roma

StorieDelBuonDio

Storie del Buon Dio

12/LA RADIO E IL FILO SPINATO – Sala Don Bosco – Forlì
12/SECONDO ORFEA – Teatro Regina Pacis – Saronno
13-14-15-16/LA RADIO E IL FILO SPINATO – Padova
14/LA STATUA IN FRANTUMI – Teatro Valpantena – Grezzana (VR)
16/SECONDO ORFEA – Teatro Novelli – Forlì
19/CROCE E FISARMONICA  – Teatro Van Westerhout – Mola di Bari
19/SECONDO ORFEA – Cinema Teatro Lux – Camisano Vicentino (VI)
21/CROCE E FISARMONICA – Comunità di recupero per tossicodipendenti C.A.S.A.- Ruvo (BA)
21-22-23/ T/EMPIO critica della ragion giusta – Teatro Orologio – Roma
22/PARANZA – Teatro S. Teresa – Verona
23/PARANZA – Teatro Valpantena – Grezzana (VR)
22/MEMORARE canto di maddalena – Spazio Teatro Magazzini della Lupa – Tuscania (VT)
26/MAESTRO ECKHART – CinemaTeatroNuovo – Magenta (MI)
27/MAESTRO ECKHART – Sala S. Luigi – Forlì
29/PARANZA – Teatro delle Albe/Rassegna Visi-in-aria – Ravenna